Il contatto con la natura è un richiamo che è dentro di noi. Alcuni problemi, però, iniziano quando si interpretano gli spazi naturali come dei prodotti da sfruttare da adattare alle nostre esigenze di svago. Questa idea può compromettere l’identità di un luogo, consumandone il paesaggio. Quando si va in vacanza si è ospiti di un territorio e delle sue diversità. Turismo sostenibile significa scoprire nuovi luoghi senza comprometterne gli equilibri.
Autore: wp_1448508

Rifiuti ed esaurimento delle risorse naturali – approfondimenti e buone pratiche della 3A, 3B e 3C di Brentonico
ElisaRiciclare vuol dire trasformare materiali di scarto e rifiuti recuperati grazie alla raccolta differenziata, in nuovi beni.Per spiegare il riciclo con qualche esempio si può partire dal leggere cosa può essere inserito nei cassonetti stradali o quelli del porta a porta. Imballaggi di plastica, vetro, alluminio, carta sono i più comuni. Tra i materiali riciclabili,…

Deforestazione: gli approfondimenti della 3A e della 3C di Brentonico
Giuliana – Rayan Paese: Brasile Tipi di foreste: Foresta Amazzonica Problemi: Gli allevatori e gli agricoltori, disboscando la foresta e bruciano i detriti per far posto a coltivazioni e bestiame. La deforestazione è la principale causa che minaccia la sopravvivenza del polmone verde del nostro Pianeta: solo nel territorio brasiliano stiamo perdendo una superficie di…

Impronta #11 | Verso una sesta estinzione: la biodiversità in crisi
Ogni giorno scompaiono dalla Terra sino a 50 e più specie viventi.
Siamo di fronte a quella che, ormai, viene definita come la sesta estinzione di massa. Distruzione di habitat, inquinamento, surriscaldamento globale… sono tutte cause riconducibili alle attività umane. Ridurre la biodiversità significa avere un mondo diverso rispetto quello nel quale siamo vissuti sino ad oggi. Preservare la vita significa preservare la Terra nel suo insieme.

Impronta #10 | Fast-fashion: Il vestito di oggi è già vecchio
Ogni secondo si producono più di 3.000 capi di abbigliamento.
Il 60% dei vestiti finisce in discarica entro un anno e l’80% dei vestiti presenti in un guardaroba non è stato indossato negli ultimi due mesi.
Tra emissioni di gas a effetto serra, consumo di acqua dolce, produzione di rifiuti, fibre sintetiche che si trasformano rapidamente in microplastiche, l’industria della moda è la seconda più inquinante al mondo. Non mancano le implicazioni socio-economiche, come quelle legate allo sfruttamento dei lavoratori.
Ma le possibilità alternative esistono e sono già presenti anche nel mercato italiano.

Strategie per ridurre l’impatto delle plastiche: cosa si sta facendo in Europa
Un file audio in cui Omar della IIc dell’Istituto Floriani spiega cosa sta facendo la Comunità Europea per ridurre l’impatto delle plastiche.

Impronta #9 | Consumiamo risorse per produrre cibo, e poi lo buttiamo
L’alimentazione è responsabile di circa 1/3 di tutte le emissioni di gas a effetto serra immesse in atmosfera dalle attività umane. Ci sono i trasporti, gli imballaggi, i metodi di conservazione e i metodi di produzione.
Potremmo dire: almeno lo mangiamo. E invece no, perché circa 1/3 di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato durante una filiera fatta di molteplici passaggi.
La doppia piramide alimentare prova a dare dei suggerimenti per alimentarsi correttamente e diminuire la nostra impronta sul pianeta derivante dalle scelte alimentari.

I rifiuti invisibili – approfondimenti della II G1 dell’Istituto Artigianelli
LucreziaRifiuti invisibili:sono tutti quei rifiuti generati durante la produzione della merce, che il consumatore non vede al momento dell’acquisto. Impronta idrica:misura l’acqua dolce che utilizziamo tutti i giorni per uso domestico, personale e alimentare, dalla produzione allo smaltimento. Ognuno di noi ha un’impronta idrica molto alta. Essa è formata infatti dalle nostre scelte. L’acqua che consumiamo non…

Gli impatti dell’alimentazione sull’ambiente – approfondimenti della II G1 dell’Istituto Artigianelli
Arianna e MartinaIn tutto il mondo, sprechiamo 1.555 milioni di tonnellate di cibo l’anno. I numeri diventano terrificanti quando andiamo a scoprire quale categoria alimentare subisce uno spreco maggiore. Frutta e verdura: 644 milioni di tonnellate sprecate (42%)Cereali: 347 milioni di tonnellate sprecate (22%)Radici e tuberi: 275 milioni di tonnellate sprecate (18%)Latte e derivati: 143…

Impronta #8 | Cameriere, mi porti tutti i tonni che ci sono nel mare!
Dal 1961 la crescita annuale globale del consumo di pesce è stata il doppio della crescita demografica.
Peschiamo troppo e lo facciamo male. Enormi pescherecci solcano i mari provvisti di attrezzi di cattura per nulla selettivi. Se un tempo era il mare, con i suoi tempi, a dire agli esseri umani cosa si poteva mangiare oggi sono gli esseri umani a ordinare al mare le specie più desiderate. Il risultato? A livello globale, il 34,2% degli stock ittici è sovrasfruttato, mentre nel Mediterraneo questa percentuale sale addirittura al 78%.